ìNCAVA

ìNCAVA

Cursi (LE), 2023
60X15 metri, carta, colla

Ho immaginato ìNCAVA con lo stesso stupore con il quale si scopre un fossile o un guscio di conchiglia che riaffiora da un pezzotto di pietra leccese.
Una scoperta per sottrazione.
Come se scavando nelle maestose cave di Cursi vi si potesse già trovare la forma che ogni angolo di cava diventerà: una statua, un portale o una semplice chianca.
La trama reticolata che avvolge le cave esauste è ipnotica ed evidenzia l’enorme fatica e la precisione di chi negli anni le ha “coltivate”.
E così uno scalpellino, scendendo in cava e scegliendo con cura dove battere il suo martello, può riscoprire mondi che si affacciano sul ciò che resta: ingressi segreti che svelano corti un tempo vissute ma ormai quasi del tutto silenti, pronte ad accogliere per pochi mesi l’anno un eterno ritorno di chi ha ancora qualche legame con la sterminata piana salentina.
Tutto a Cursi fa riferimento alle cave: le architetture, le feste comandate, gli aneddoti familiari.
Da queste parti la fortuna o la sfortuna di una cava ha inciso fortemente sul benessere di centinaia di famiglie.
ìNCAVA non è altro che un auspicio di riscoperta e soprattutto di speranza che quelle corti possano ritornare presto ad un brulicare chiassoso.
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