MURI
ARTE PUBBLICA

Questo video è un intreccio di storie e di immagini che poco hanno in comune se non aver vissuto gli stessi anni nella stessa provincia.
Il testo è tratto da “Passaggio in Ombra” di Mariateresa Di Lascia (Feltrinelli,1994)
Le immagini sono state dissepolte dall’archivio della mia famiglia e la scelta è stata ispirata dai personaggi raccontati nel libro.
La voce narrante è di Valeria Angelozzi
Rocchetta Sant’Antonio (Fg), 2022
dimensioni varie, carta, colla
Questo video è un intreccio di storie e di immagini che poco hanno in comune se non aver vissuto gli stessi anni nella stessa provincia.
Il testo è tratto da “Passaggio in Ombra” di Mariateresa Di Lascia (Feltrinelli,1994)
Le immagini sono state dissepolte dall’archivio della mia famiglia e la scelta è stata ispirata dai personaggi raccontati nel libro.
La voce narrante è di Valeria Angelozzi
Rocchetta Sant’Antonio (Fg), 2022
Video 5'03''
dimensioni varie, carta, colla







Un totem all’ingresso di Foggia creato in ricordo dei 16 braccianti morti in un incidente stradale nell’agosto del 2018.
L’immagine utilizzata rappresenta l’ultimo gesto che hanno compiuto poco prima di morire.
L’opera è composta da oltre 700 pannelli per un totale di quasi 800 m2.
Foggia, 2020
27 x 25 metri, carta, colla






Il Dante più grande del mondo.
Realizzato per Danteplus700 in piazza San Francesco a Ravenna, a due passi dalla tomba del sommo poeta.
1100 metri quadri di carta divisi in oltre 550 pannelli, incollati in una sola notte.
Ravenna, 2021
47x 23 metri, carta, colla











Parma Capitale della Cultura 2020+2021
L’Oltretorrente è un antico quartiere popolare di Parma, epicentro nel 1922 della resistenza contro le squadre fasciste.
La gentrificazione, ormai capillare nel resto del centro di Parma, qui trova difficoltà ad attecchire grazie ai suoi abitanti.
Parma, 2021
100 x 5 metri, carta, colla









Collateral Maris Festival
"Isa, donna emancipata, tra le prime del paese a studiare fuori, laurearsi. Tornata ad insegnare ai suoi compaesani, ha sempre, tra le altre cose, scritto poesie e testi teatrali in dialetto viestano, decantando con ironia tradizioni, personaggi e luoghi.
Ora splendida novantenne, ha trascorso tutta la sua vita abitando nel centro storico, bloccando in versi, suoni e tempi che altrimenti non esisterebbero più"
Vieste, 2021
12 x 8 metri, carta, colla





Decameron è nato durante il primo lockdown causato dall’emergenza Covid, non appena tutta l’Italia è diventata zona rossa.
Non potendo scattare nuove fotografie ho deciso di utilizzare 10 immagini di per- sone incontrate negli ultimi 10 anni.
Ognuno con la sua storia e tutti padroni di una lingua diversa. Rinchiusi in una casa di campagna, come nel Decameron di Boccaccio, aspettando che il peggio passi.
Contrariamente alle altre installazioni realizzate in passato, questa non sarà vista dal vivo da nessuno.
Mi piace pensare che gli unici a goderne saranno migranti in cerca di un tetto o ladri di galline in fuga nelle campagne.
Questo progetto è nato per reagire al blocco mentale imposto dalla paura di aver perso tutto quello per cui ho lottato negli ultimi 10 anni.
Agro di San Severo (Fg), 2020
Video 3'33''''
dimensioni varie: carta, colla, spray








Antonio, 62 anni, ex sottoufficiale della marina militare, oggi senza fissa dimora.
L’opera è nata dall’esigenza di alzare la voce su problematiche sociali come la povertà e l’assenza di servizi per le persone indigenti.
Insieme all’installazione è stata realizzata una raccolta fondi nominata “la scarpa sospesa”, che ha raccolto denaro per comprare un paio di scarpe nuove ai senzatetto foggiani.
Perché per chi vive tutto il giorno per strada avere un paio di scarpe comode e non di seconda mano è più importante di quanto si immagini.
Foggia, 2019
38x10 metri, carta, colla





“Festa della Bruna”
“La tradizione secolare della SS. Bruna incontra l’arte pubblica.
La Festa della Ss. Bruna è un rito che si ripete a Matera da 632 anni ed è l’evento più sentito da tutta la comunità locale. Da due anni però non si può svolgere, causa pandemia.
L’associazione Maria Ss. Bruna ci ha chiesto di pensare a una soluzione creativa e alternativa in grado di evocare la festa rispettando tutti i limiti imposti dalle nor- mative anti-covid.
Per sviluppare l’idea ci siamo lasciati ispirare dalla carta e dalla colla, gli elementi alla base della cartapesta che ogni anno viene lavorata per creare il carro trionfale. Abbiamo creato un percorso urbano di 21 installazioni di poster art usando foto- grafie di archivio e la tecnica del pasteup per esporle pubblicamente.
Abbiamo chiesto ad oltre 50 fotografi, archivi, collezioni pubbliche e private di condividere con noi gli scatti che hanno raccontato la Festa negli anni. Dalle foto raccolte abbiamo selezionato dei frammenti, li abbiamo strappati dal contesto ori- ginale per restituirli alla comunità stampati in grandi dimensioni e applicati su pa- reti e superfici urbane.
Pezzi per la Festa, pezzi di storia e memoria collettiva dell’evento più sentito di tutta la comunità, per emozionarci e ritrovarci uniti nonostante tutto.”
Matera, 2021
dimensioni varie, carta, colla



















Amnesty International
Questa è la storia di due bambini che non si sono mai conosciuti, Mohamed e Rorò. Questa è una storia di due migrazioni avvenute a quasi 40 anni di distanza, a dimostrazione che la storia è un cerchio più che una linea temporale. Questo è un piccolo paese dell’entroterra calabrese, Camini, dove vivono circa 400 abitanti. Di questi quasi un centinaio sono migranti.
Rodolfo, detto Rorò, come tanti è dovuto emigrare in Germania per sperare in una vita migliore. Mohamed invece è scappato dalla Siria nel 2016 e dopo un calvario infinito, insieme alla sua famiglia, è arrivato a Camini. Adesso lo sguardo di entrambi sovrasta la piazza principale del paese, dove scorre la vita di tutti i giorni e si incontrano quotidianamente diverse culture. I bambini siriani giocano insieme a caminesi, i ragazzi eritrei lavorano nelle botteghe di artigianato e nelle imprese locali e le donne nigeriane utilizzano telai per produrre capi stupendi ereditando la vecchia arte della tessitura. Come se fosse la cosa più normale del mondo, e sicuRamente lo è, esseri umani che si incontrano e condividono pezzi di vita, e fanno la spesa negli stessi negozi e ridono e parlano e si innamorano. Mohamed mi ha detto che quando è arrivato a Camini ha passato la prima notte “senza pensare a niente”. Senza preoccuparsi della guerra, senza temere di essere seppellito dalle macerie durante il sonno. Rorò invece passava le sue estati a Camini, purtroppo a causa di una malattia non potrà più affrontare il lungo viaggio dalla Germania. Portare il suo sguardo sulla piazza mi sembrava un modo simbolico per farlo tornare al suo paese per un’ultima volta.
La parete dove oggi sono affissi i loro occhi è quella del palazzo comunale, un segnale molto forte e per nulla scontato.
Camini (RC), 2020
14 x 9 metri, carta, colla







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© 2023 Alessandro Tricarico