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"La tecnica è sempre la stessa: individua il luogo e il muro su cui agire, studia la forma e lo spazio della superficie, pensa alla storia che vuole raccontare. Una volta che ha scelto l’immagine, la stampa in più pezzi che vanno a comporre una gigantografia di grande effetto, incollata su tutto il muro.
Il suo volto occupa l’intera superficie del muro: rigogliosa barba bianca, sguardo basso, pelle bruciata da una vita di esposizione al sole e al vento. Tricarico l’ha trasformato in un moderno Poseidone."
"Un murale lungo di 38 metri con l'immagine di un senzatetto che ha fatto discutere la città,
per portare l'attenzione su un problema reale."
Siamo tutti gente comune, ma dalla storia grandiosa. È la considerazione che ha spinto Alessandro Tricarico, artista visivo e fotografo di 34 anni che con le sue opere sta tappezzando i piccoli paesi e le città del Sud con le gigantografie di persone come tante, piccoli e grandi eroi della nostra quotidianità.
"Non è un caso che proprio nel solstizio d'estate, il fotografo e cantastorie Alessandro Tricarico abbia deciso di mostrare il primo di un serie di templi dedicati alle divinità garganiche. Una nuova installazione artistica alta 7 metri e larga 6 che prende forma e vita sulla parete di un rudere abbandonato, uno dei tanti patrimoni dimenticati che si affaccia sulle rive del lago di Varano, sul Gargano."